06-04-2017

Esiste la dipendenza da videogiochi?

Esiste la dipendenza da videogiochi? In un articolo pubblicato dal New York Times e ripreso da Il Post, Christopher J. Ferguson, che insegna psicologia alla Stetson University, e Patrick Markey, Villanova University, sostengono che non vi siano evidenze a sostegno dell’ipotesi che giocare molto e/o spesso ai videogame causi problemi paragonabili a quelli dell’abuso di alcol e droghe. La dipendenza da videogiochi non è una malattia riconosciuta dalla comunità scientifica, anche se molti opinionisti e associazioni di genitori lamentano i danni legati all’eccessivo utilizzo. D’altronde, anche l’American Psychiatric Association e l’Organizzazione Mondiale della Sanità non escludono che all’abuso di videogame possano associarsi disturbi mentali e malattie psichiatriche.
Secondo Ferguson e Markey, invece, l’analogia con le tossicodipendenze è una forzatura. In uno studio da poco pubblicato sull’American Journal of Psychiatry, e che ha coinvolto quasi 19 mila soggetti, gli autori sostengono che soltanto l’1 per cento dei giocatori mostra segnali di quella che potrebbe essere definita dipendenza. La ricerca, inoltre, indica come quasi nessuno dei giocatori denoti i tipici segnali associati alla dipendenza: “la salute mentale, fisica, e sociale di questi potenziali dipendenti da videogiochi non è diversa da quella delle altre persone”.
Ferguson e Markey riconoscono i rischi legati alle nuove tecnologie, ma ciononostante rifiutano ogni forma di nostalgia per gli anni cinquanta “quando la persone non erano così legate alla tecnologie ed erano libere di godere dei semplici piaceri della vita, come salire sugli alberi e giocare a campana, ammalarsi di poliomielite e fare la coda allo sportello per controllare il proprio conto in banca”. Pertanto, gli autori concludono ribadendo che, nonostante sia importante che i giovani e i meno giovani bilancino l’uso della tecnologia con l’esercizio fisico e altre corrette abitudini, “le evidenze empiriche rispetto alla dipendenza di videogiochi sono al momento virtualmente inesistenti”.
 
Fonte: Markey, P. M., & Ferguson, C. J. (2017), “Internet Gaming Addiction: Disorder or Moral Panic?”, The American journal of psychiatry, 174(3), 195.