12-05-2017

L'invecchiamento biologico è accelerato nelle dipendenze?

L'invecchiamento biologico è accelerato nelle dipendenze? La dipendenza  da sostanze può accelerare l’insorgere di patologie dovute all’invecchiamento che spesso non vengono riconosciute e quindi trattate. Gli autori di un recente contributo apparso sulla rivista Current Opinion in Behavioral Sciences (Bachi et al., 2017) offrono una ricognizione della letteratura dedicata ai processi fisiopatologici legati alle dipendenze e suscettibili di accelerare l’invecchiamento: stress ossidativo, invecchiamento cellulare, infiammazione del sistema nervoso centrale e periferico, diminuzione del volume e delle funzioni del cervello, esordio precoce di malattie cardiache, cerebrovascolari, renali ed epatiche.
Importante innanzitutto la definizione di età biologica proposta dagli autori, secondo i quali essa risulta “dalla interazione dei fattori genetici, ambientali, comportamentali e delle malattie”. L’accelerazione del processo di invecchiamento avviene quando una tipologia fenotipica per solito relativa a una determinata età compare prima di quanto comunemente osservato: in altre parole, quando l’età biologica sorpassa quella cronologica. Posto che svariati biomarcatori legati all’età vengono utilizzati in letteratura, determinare se e fino a che punto particolari malattie e fattori di rischio contribuiscono all’invecchiamento precoce è cruciale per lo studio delle malattie croniche e delle dipendenze.
Gli individui tossicodipendenti esibiscono biomarcatori legati all’età che richiedono particolare attenzione. In particolare, includendo alcolisti e tabagisti, i fattori per i quali l’abuso di sostanze contribuisce ad accentuare i processi di senescenza nei tossicodipendenti sono l’accelerazione dell’invecchiamento nel sistema dopaminergico, le patologie cerebrovascolari, le neuro infiammazioni, l’aumentata sensibilità agli stressor, i problemi cardiovascolari, polmonari e metabolici, i disturbi alimentari e del sonno, la scarsa attività fisica, l’epatite, l’Hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili, che, specie se accompagnate da condizioni di deprivazione, innescano spirali di stigmatizzazione che limitano l’accesso ai servizi sanitari e ostacolano la ricerca di supporto nella famiglia e  nella comunità.
Numerosi dunque gli elementi a sostegno dell’ipotesi che le dipendenze e l’abuso di sostanze contribuiscano ad accelerare l’invecchiamento e le patologie legate all’età. Sebbene i meccanismi per cui le droghe incidono sui processi di invecchiamento restino ancora da identificare con precisione, le evidenze mettono in rilievo eventi multipli (eccitotossicità, stress ossidativo e disfunzione mitocondriale) che, in ultima analisi, possono condurre alla degenerazione e all’apoptosi neuronale. Considerando che una rilevazione tempestiva dell’invecchiamento accelerato legato alla tossicodipendenza è cruciale per la prevenzione, future ricerche sono necessarie per intervenire sugli attuali strumenti di screening e modelli prognostici per l’identificazione precoce dei soggetti a rischio al fine di ridurre morbilità e mortalità precoci in questa popolazione.
 
Fonte: Bachi, K., Sierra, S., Volkow, N. D., Goldstein, R. Z., & Alia-Klein, N. (2017). Is biological aging accelerated in drug addiction?. Current Opinion in Behavioral Sciences13, 34-39. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352154616301693