07-03-2018

Mobile e dipendenza tra le diverse generazioni

Mobile e dipendenza tra le diverse generazioni I rapidissimi avanzamenti tecnologici hanno determinato una significativa crescita nell’utilizzo del mobile. Recenti ricerche hanno evidenziato i potenziali problemi legati all’eccessivo ricorso agli smartphone, tra cui vere e proprie forme di dipendenza, difficoltà finanziarie, utilizzo pericoloso (alla guida di veicoli, ad esempio) e uso in quei luoghi e contesti dove sarebbe teoricamente vietato servirsene. L’obiettivo di uno studio (Kuss et al., 2018), condotto dalla Nottingham Trent University e dalla Auckland University of Technology e pubblicato dal Journal of Technology in Behavioral Science, è predire l’impatto dei sintomi psicopatologici (depressione, ansia e stress) e delle modalità d’uso del mobile (telefonate, sms, tempo trascorso all’apparecchio, intensità dell’impegno in attività specifiche mediante smartphone) sulla propensione a un utilizzo problematico in un campione di 273 adulti. L’analisi è stato condotta prendendo in considerazione le differenze tra la Generazione X (nati fino ai primi anni ottanta del secolo scorso) e la Generazione Y (nati dalla metà degli anni ottanta in poi).
Da quanto emerge dalla ricerca, le generazioni più giovani risultano a rischio accresciuto di sviluppare problemi in conseguenza del loro eccessivo utilizzo delle tecnologie mobile. In particolare, l’elevato numero giornaliero di telefonate, il tempo speso davanti allo schermo di un cellulare e l’attività nei social media predicono criticità, quali l’uso in luoghi e contesti dove sarebbe proibito sino ad arrivare alla dipendenza vera e propria. Ansia e depressione non sembrano invece avere un ruolo significativo: si rileva soltanto una maggiore diffusione dell’ansia nel sottocampione della Generazione Y, probabilmente perché tra i più giovani è particolarmente avvertita la cosiddetta  fear of missing out (FOMO), la paura di essere esclusi dalle relazioni e dai rapporti sociali che spinge a un uso intenso di telefoni mobile e social media. Lo stress incide invece nello sviluppo di dipendenza da mobile.
Altre considerazioni paiono in linea con il senso comune, confermando un maggior ricorso ai social media nella Generazione Y e un più alto numero di telefonate giornaliere nella Generazione X e mostrando una predilezione della prima per modalità di comunicazione asincrone e della seconda per modalità sincrone. L’affidarsi a comunicazioni asincrone basate su testi (soprattutto attraverso i social) allevia le paure legate alla partecipazione a interazioni sociali face-to-face, ma può accrescere il rischio di utilizzi problematici. Risultanze che hanno dunque implicazioni  rispetto a un’opera di prevenzione che punti ad aumentare la consapevolezza – tra educatori, genitori e diretti interessati – dei rischi associati alla pervasività delle tecnologie mobile, con una particolare attenzione alle derive verso forme di dipendenza.

Fonte: Kuss, D. J., Kanjo, E., Crook-Rumsey, M., Kibowski, F., Wang, G. Y., & Sumich, A. (2018). Problematic mobile phone use and smartphone addiction across generations: the roles of psychopathological symptoms and smartphone useJournal of Technology in Behavioral Science.