15-09-2017

Giovani, binge drinking e danni cerebrali

Giovani, binge drinking e danni cerebrali Diversi studi riportano attività cerebrali anomale nell’elettroencefalogramma (Eeg) degli alcolisti, che spesso si riflette in un aumento della potenza delle bande di frequenza beta e theta. Tuttavia, gli effetti sulla attività cerebrale nello stato di riposo del binge drinking – il più comune pattern di consumo eccessivo di alcolici durante l’adolescenza e la gioventù – restano ancora poco conosciuti. Il binge drinking (letteralmente “abbuffata alcolica”) è un concetto che tenta di semplificare e rendere oggettivo e misurabile un fenomeno complesso e multiforme, utilizzato nella ricerca per descrivere un consumo di unità alcoliche, generalmente più di 5, in un’unica occasione e in un ridotto lasso di tempo.
In uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Behavioral Neuroscience (Lopez-Caneda et al., 2017) si è cercato di valutare i pattern di oscillazione dell’Eeg in stato di riposo in un gruppo di 80 studenti universitari spagnoli, ai quali è stato somministrato un questionario, seguito dalla misurazione dell’attività elettrica di diverse regioni cerebrali. Se è vero che precedenti lavori avevano già messo in luce  gli effetti del binge drinking in giovani adulti impegnati in diversi compiti legati a processi cognitivi come attenzione o memoria, la ricerca della équipe iberica è la prima a soffermarsi sul cervello a riposo. Le alterazioni riscontrate appaiono simili a quelle rilevate negli alcolisti adulti, prefigurando un ritardo nello sviluppo del cervello e danni cerebrali potenzialmente molto gravi, i primi segnali dei quali si riscontrano in una ridotta capacità di rispondere agli stimoli esterni e in maggiori difficoltà nell’elaborare le informazioni.
Un tema di ovvia rilevanza e criticità poiché, come osservano i ricercatori, l’alcol rimane un rilevante fattore di socializzazione per adolescenti e giovani  e il consumo eccessivo, in particolare secondo la modalità del binge drinking, coinvolge ben un terzo dei ragazzi nordamericani ed europei, che costituiscono quindi una popolazione vulnerabile ai danni cerebrali connessi, notevolmente insidiosi nella fase dello sviluppo.
 
Fonte: López-Caneda E., Cadaveira F., Correas A., Crego A., Maestú F., Rodríguez Holguín S. (2017), “The Brain of Binge Drinkers at Rest: Alterations in Theta and Beta Oscillations in First-Year College Students with a Binge Drinking Pattern”, Frontiers in Behavioral Neuroscience, 11:168.