05-09-2017

Aids. La Relazione al Parlamento

Aids. La Relazione al Parlamento Secondo i dati dell’ultimo report Unaids, nel 2015 sono state effettuate in tutto il mondo oltre 2 milioni di nuove diagnosi di infezione da Hiv e sono 36,7 milioni le persone che vivono con l’infezione da HIV. Gli ultimi dati forniti dall’Ecdc (Centro Europeo per il controllo delle Malattie), riferiti sempre al 2015, riportano 29.747 nuove diagnosi di infezione da Hiv nei 31 paesi dell’Unione Europea e dell’European Economic Area (Eu/Eea). L’Italia, con una incidenza di 5,7 per 100.000 abitanti, nel 2015, si posiziona al 13esimo posto rispetto ad altri paesi dell’Europa occidentale. Sempre in quell’anno, l’incidenza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è diminuita lievemente rispetto ai tre precedenti.
Sebbene, come noto, l’Hiv sia prevenibile attraverso efficaci misure di sanità pubblica, esso continua a rappresentare un grave problema a livello globale, come recentemente ribadito dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, illustrando la situazione epidemiologica della patologia in Italia nella premessa alla Relazione al Parlamento 2016 sulle strategie per fronteggiare l’infezione. Strategie che mirano a focalizzare la prevenzione dell’Hiv, consentendo alle persone di conoscere il loro status di sieropositività, fornendo una terapia antiretrovirale e una continuità di cura a tutti gli individui affetti e combattendo lo stigma e la discriminazione ancora legate a tale infezione.
In primo piano, l’attività di counselling svolta dal Telefono Verde 800-861061 dell’Istituto superiore di sanità. Istituito nel 1987, il Telefono Verde è nato per fornire informazioni scientifiche e aggiornate sull’Aids, e, nel 2016, ha ricevuto un totale di 13.780 telefonate, delle quali 11.948 (86,7%) provenienti da persone di sesso maschile, 1.830 (13,3%) da persone di sesso femminile e 2 da persone transessuali. La distribuzione per classi di età evidenzia come siano soprattutto le persone di età compresa fra i 20 e i 39 anni (65,9%) a rivolgersi al Servizio. L’età mediana degli utenti è di 35 anni. 
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, dal Nord sono giunte il 45,6% delle telefonate, dal Centro il 27,1%, dal Sud il 20,3%, dalle Isole il 6,8%. Sulla base dei tassi per 100.000 abitanti, si evince che il numero maggiore di telefonate è pervenuto dalle regioni del Centro.  Dai dati del Telefono Verde si può ricavare un’ulteriore significativa informazione circa la proporzione di utenti che ha effettuato, almeno una volta nella vita, il test per la ricerca di anticorpi anti-Hiv. Nel 2016 tale quota è stata pari al 40,6%, mentre restringendo il target ai soli utenti che si sono rivolti al Servizio per la prima volta, questa scende al 24%.
 
Fonte: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=53336&fr=n