04-08-2017

Alcol e disuguaglianze di salute

Alcol e disuguaglianze di salute “L’alcol provoca un più alto numero di decessi e ricoveri tra i gruppi che vivono in condizioni di svantaggio socio-economico rispetto ai più benestanti e questo sebbene il livello di consumo non sia differente”.  È quanto risulta da uno studio condotto in Scozia, e pubblicato su Lancet (Katikireddi et al., 2017) , che specifica che i ricoveri connessi all’alcol si verificano con una frequenza di sette volte maggiore fra le persone che vivono nelle aree più deprivate. Lo riferiscono Paola Capra  e Viviana Monastero su disuguaglianzedisalute.it, sito gestito dal Servizio di Epidemiologia e dal Centro di Documentazione – DoRS della Regione Piemonte. La ricerca ha coinvolto oltre 50mila soggetti e indagato la relazione fra danni legati all’alcol, status socio-economico – espresso da livello di istruzione, classe sociale, reddito familiare e deprivazione dell’area di residenza –  e disuguaglianze di salute (in un arco temporale di quasi venti anni – 1995-2012).
I risultati evidenziano che il basso status socio-economico è associato in modo sistematico a danni di notevole entità attribuibili all’alcol, mentre esistono scarse prove scientifiche ad avallare l’ipotesi che sia piuttosto il consumo di alcol a provocare condizioni di svantaggio sociale. Sebbene il consumo di alcol non sia così diverso tra le varie classi sociali, il rischio di danno è considerevolmente maggiore tra le popolazioni che patiscono condizioni economiche avverse. A parità di consumo, i gruppi sociali svantaggiati subiscono maggiori danni legati all’alcol rispetto agli individui residenti nei quartieri benestanti, anche dopo aver controllato per differenti pattern di consumo alcolico, obesità e fumo. Quindi non è tanto il consumo il problema quanto il suo impatto sulle fasce più svantaggiate. L’esperienza della povertà ha conseguenze sulla salute, non solo perché può indurre  comportamenti critici, ma in quanto è caratterizzata da condizioni di indigenza materiale e stress psicologico nocive per il benessere della persona, che, riducendo la resilienza nei confronti della malattia, rendono i bevitori deprivati più inclini a problemi di salute; e questo nonostante i fattori di rischio siano simili.
Gli interventi per ridurre il consumo in tutta la popolazione sono quelli che, secondo gli autori, hanno maggiori probabilità di successo nel contrastare le disuguaglianze di salute: un esempio è rappresentato dalle politiche sui prezzi per unità alcolica, che tuttavia devono affrontare l’opposizione dell’industria produttrice. La ricerca futura dovrebbe indagare le relazioni tra i modelli di consumo diffusi nei differenti gruppi sociali e le diverse malattie, mentre misure più precise sul consumo nel tempo potrebbero spiegare alcune carenze delle evidenze scientifiche oggi disponibili. Anche estendere l’analisi ad altri fattori di rischio modificabili, oltre a quelli esaminati, e comprendere meglio l’efficacia comparativa di interventi specifici, potrebbe incidere sulle disuguaglianze di salute esistenti.
 
Fonte: Katikireddi SV, Whitley E, Lewsey J, Gray L, Leyland AH (2017),  “Socioeconomic status  as an effect modifier of alcohol consumption and harm: analysis of linked cohort  data”, Lancet Public Health, May 10;2(6).