12-12-2016

Cannabis e sport

Cannabis e sport Nonostante le evidenze scientifiche dimostrino che la marijuana danneggia le performance e la salute mentale, anche tra gli atleti di alto livello il consumo della sostanza è presente e diffuso. Una rassegna della letteratura internazionale pubblicata da The American Journal on Addictions (Brisola-Santos et al., 2016) identifica i possibili fattori di rischio associati all’uso di marijuana da parte degli atleti. La ricerca è stata condotta mediante il database di PubMed e, partendo da quasi duecento articoli pertinenti, si è concentrata su 15 lavori particolarmente significativi.
La rassegna ha rivelato diversi fattori di rischio potenziale per l’uso di marijuana tra gli atleti adulti, tra cui essere maschi, caucasici, fare ricorso a sostanze dopanti e praticare tipologie specifiche di sport, quali skeleton, discesa con bob e hockey su ghiaccio. Diversamente dai pattern di consumo nella popolazione generale, tra gli atleti la marijuana sembra sostituire il tabacco come seconda sostanza più utilizzata dopo l’alcol. Inoltre, il fatto che molti atleti neghino il ricorso alla marijuana conferma che i test tossicologici rimangono uno strumento importante per identificarne il consumo, data la scarsa affidabilità dei self-report. Anche la geografia ha un suo peso, poiché negli ambiti territoriali di maggior consumo anche il tasso di prevalenza tra gli atleti risulta più consistente.
In sostanza, la rassegna descrive alcuni sottogruppi di atleti come particolarmente a rischio per il consumo di marijuana. All’interno dei sottogruppi indentificati, sembra che la motivazione principale che spinge all’uso sia il miglioramento delle performance sportive, nonostante tale credenza si scontri con quanto suggeriscono le evidenze empiriche disponibili. Infine è da considerare che gli atleti, come del resto la popolazione generale, iniziano a sperimentare la marijuana in preadolescenza, come evidenziato da uno studio di Laure e Binsinger (2007) che ha preso in esame un campione di atleti con età media di poco superiore agli 11 anni, riscontrando una prevalenza al 6.3%. Pertanto, si avverte la necessità di programmi di prevenzione e consulenza per diffondere precocemente una maggiore consapevolezza e conoscenza in materia.
 
Fonte: Brisola-Santos M. B., Gallinaro J. G. d. M. e., Gil F., Sampaio-Junior B., Marin M. C. D., de Andrade A. G., Richter K. P. Glick, I. D., Baltieri D. A. & Castaldelli-Maia J. M. (2016), “Prevalence and correlates of cannabis use among athletes—A systematic review”, The American Journal on Addictions, 25: 518–528. doi:10.1111/ajad.12425