19-05-2017

Droghe, alcol e tabacco. I costi sociali

Droghe, alcol e tabacco. I costi sociali Gli effetti dannosi di droghe illegali, alcol e tabacco mettono in rilievo la necessità di valutarne le conseguenze economiche per finalità di policy.  Stime recenti suggeriscono che più del 4% dei cittadini dell’Unione europea è affetto da dipendenza da alcol o da droghe e il nuovo Drug Report dello European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (Emcdd) di Lisbona indica che almeno un quarto della popolazione Ue ha utilizzato droghe illegali, mentre secondo l’Oms il fumo uccide più europei di qualsiasi altro fattore di rischio prevenibile. Dati che giustificano l’entità degli sforzi profusi in anni recenti per stimare accuratamente i costi che droghe, alcol e tabacco impongono alla società. I costi sociali sono da intendere come la somma dei costi privati ed esterni, ossia i costi che non ricadono sull’individuo che consuma la sostanza, come i costi del fumo sopportati dai non fumatori.
Diverse rassegne mettono in evidenza la rilevanza dei costi sociali in termini percentuali sul Pil dei diversi paesi. La più recente di tali meta-analisi (Barrio et al., 2017) testimonia della grande variabilità delle stime, che, in riferimento al costo pro-capite nel 2014, oscillano da 0,38 a 78 euro per le droghe illegali, da 10,55 a 391 euro per il tabacco e da 26 a 1500 euro per l’alcol. Risultati che, pur confermando come uso e abuso di sostanze rappresentino un pesante fardello economico, devono essere valutati alla luce di alcune limitazioni, tra cui l’eterogeneità metodologica degli studi analizzati e la difficoltà nel ricavare dati da un mercato illegale come quello delle droghe: una circostanza per cui sia gli studi sull’alcol (in particolar modo) che quelli sul tabacco tendono a essere più inclusivi e completi. Inoltre, essendo state considerate nella review le ricerche dal 1990 al 2014, bisogna riconoscere che le pratiche trattamentali sono cambiate nel tempo così come la disponibilità e il costo delle diverse sostanze.
Un’altra importante osservazione rimanda alla distribuzione dei costi diretti (es. spese mediche legate alle addiction) e indiretti (es. mancata produttività dovuta alle addiction): mentre vi è una chiara predominanza di costi indiretti per quanto riguarda l’alcol, si registra un sostanziale equilibrio nella composizione dei costi relativi al tabacco e una certa incertezza quando si passa a considerare le droghe illegali. Nonostante le difficoltà metodologiche e interpretative, gli autori propongono comunque una comparazione tra i vari Stati Ue, ricorrendo a indici economici quali l’inflazione e la parità del potere d’acquisto e ribadendo la rilevanza dei costi sociali associati all’uso di sostanze, che si attesterebbero in un range compreso tra lo 0,1% e lo 0,4% del Pil per quanto riguarda le droghe (stime per difetto), tra lo 0,3% e l’1.2% per ciò che attiene al tabacco e tra l’1% e il 3.5% per quanto concerne l’alcol.
 
Fonte: Barrio P., Reynolds J., García-Altés A., Gual A., Anderson P., “Social costs of illegal drugs, alcohol and tobacco in the European Union: A systematic review”, Drug and Alcohol Review, 2017