07-12-2016

I temi della Conferenza della European Association for the Study of Gambling

I temi della Conferenza della European Association for the Study of Gambling Lo scorso mese di settembre si è tenuta a Lisbona la 11esima European Conference on Gambling Studies and Policy Issues, Development of the invisible and unknown: Research, Responsibilities and Regulation. Organizzato dalla European Association for the Study of Gambling (Easg), il convegno ha riunito esperti e studiosi provenienti da tutto il mondo, e anche FeDerSerD ha preso parte all’importante evento. Scopo dichiarato dell’Easg è promuovere il dialogo tra gli enti governativi, nazionali e sovranazionali, l’industria del gioco, gli accademici, i soggetti impegnati nella prevenzione e nel trattamento del gioco patologico, l’associazionismo e l’opinione pubblica.
L’evento si è articolato in quattro giornate e in decine di sessioni, durante le quali sono state discusse e analizzate le questioni più disparate e attuali. Se nei due workshop introduttivi si sono approfonditi i temi del match fixing e i principi basilari da applicare nel colloquio motivazionale con i giocatori problematici e patologici, nelle giornate successive numerosi studiosi e addetti del settore si sono confrontati sulla regolamentazione dell’offerta, sugli sviluppi della ricerca e sulle modalità innovative di prevenzione e cura dei disordini comportamentali legati al gioco d’azzardo, con specifici focus dedicati al gioco giovanile, all’online e alle strategie messe in campo dall’industria del gioco per limitare gli effetti più negativi del gambling.
Di notevole interesse le sessioni plenarie, dove alcuni tra i massimi studiosi della materia (tra gli altri, Rachel Volberg, Jeffrey Derevensky, Paul Delfabbro, Max Abbott, David Hodgins e Alex Blaszczynski) hanno esposto i risultati dei loro più recenti lavori e si sono confrontati sulle direzioni e gli sviluppi futuri che dovrebbe intraprendere la ricerca. Rimarchevoli gli interventi di Marc Potenza, Università di Yale, che si è concentrato sulle nuove evidenze emerse dagli studi genetici applicati al gioco problematico e patologico, e di Per Binde, Università di Goteborg, che ha relazionato sugli effetti e le conseguenze della pubblicità del gambling. Da parte sua, Mark Griffiths, Nottingham Trent University, ha fatto luce sulle tendenze attuali della ricerca,  mentre Brett Abarbanel, Università di Nevada Las Vegas, si è confrontata con il mondo degli eSport e delle competizioni professionali di videogame: una realtà forse sconosciuta a molti, ma sempre più familiare per i giovani e i giovani adulti.