Stati Uniti: l?epidemia da oppioidi è legata all?offerta

Dal lavoro di Ruhm emerge che i tassi di mortalità sono saliti in comunità dove le condizioni economiche appaiono relativamente buone e tra i gruppi etnici (bianchi) comparativamente meno attanagliati da insicurezza esistenziale dovuta a preoccupazioni finanziarie. In generale, sebbene si esca da un duro periodo di recessione, lo studioso - distinguendosi da quanto recentemente affermato da Anne Case e Angus Deaton - riscontra una associazione debole tra cambiamenti economici e mortalità per droga. I bianchi sono più colpiti dal fenomeno soprattutto perché vengono prescritti loro oppioidi in maniera più massiccia. L’accesso agli oppioidi ha dunque un peso maggiore rispetto alle condizioni economiche nel determinare l’epidemia che stiamo osservando, afferma Ruhm, che, davanti alla situazione descritta, suggerisce di monitorare accuratamente le sostanze presenti sul mercato, limitare il numero dei soggetti autorizzati a dispensarle a fini terapeutici, adottare più stringenti linee-guida per la prescrizione degli oppioidi e mettere in atto screening delle opzioni di trattamento con metadone e farmaci correlati.
In conclusione, il ricercatore dell’Università della Virginia nota che solo una piccola parte dei tossicodipendenti riceve trattamenti di qualità e auspica un intervento del governo centrale in tal senso, anche se la recente pubblica presa di coscienza del presidente Donald Trump, caratterizzata da tono allarmistico e approccio emergenziale, non ha sinora prodotto iniziative federali di rilievo.